La nostra Mission

L'Archeoclub di Pescara condivide la Mission istituzionale dell'Archeoclub d'Italia, di cui costituisce la Sede locale dal 1971, e cioè la Tutela e la Salvaguardia dei Beni Culturali Italiani, e la loro Valorizzazione a livello cittadino, provinciale, regionale e nazionale.
Sente però altrettanto forte l'esigenza di divulgare e di rinverdire il dibattito circa la Conoscenza, la Tutela e la Valorizzazione di tutto il nostro grande patrimonio culturale: dall'Archeologia all'Arte, dagli Archivi e Biblioteche al Paesaggio, alle Tradizioni Popolari.

mercoledì 29 agosto 2012

Bosco di S. Antonio


ANCHE GRAZIE AL PREMIO SCARPA FORSE SALVO IL BOSCO MONUMENTALE DI S.ANTONIO A PESCOCOSTANZO (AQ).
 
Il prestigioso Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, assegnato recentemente al Bosco di S. Antonio, straordinaria faggeta in Comune di Pescocostanzo (AQ), aveva riacceso i riflettori su questo eccezionale patrimonio di natura e cultura.

Nei giorni scorsi si è svolto a Pescocostanzo un Convegno di cultori e studiosi, articolato su due giornate e coordinato dal prof. Francesco Sabatini, già Presidente onorario dell'Accademia della Crusca e della delegazione abruzzese della Deputazione di Storia Patria, per salvare dal degrado un monumento della natura preservato per secoli ed in difesa del quale erano intervenuti, a suo tempo, Benedetto Croce e Gaetano Salvemini, con relativo decreto del presidente Luigi Einaudi, ma che negli ultimi decenni correva gravi rischi di stravolgimento.

Questo bosco, che è stato definito il biotipo forestale più bello e famoso dell'Italia centrale, era stato sempre vissuto e governato dall'uomo, quale spazio interdetto agli animali selvatici predatori ed agli ovini, e destinato a pascolo alberato per cavalli e buoi, ospitale per una lunga lista di organismi viventi. La sua totale interdizione all'attività umana, quale zona di riserva integrale stabilita dal Parco Nazionale della Maiella, lo stava rapidamente trasformando in una boscaglia arbustiva privata di quella necessaria e fondamentale manutenzione, che le popolazioni locali per secoli avevano attuato.

Il Convegno, che ha registrato una comune presa di posizione da parte di illustri personalità della cultura e della scienza, ha visto nella seconda giornata la partecipazione del Direttore del Parco, Nicola Cimini, il quale, convinto dalle argomentazioni dei relatori, ha assicurato una modifica delle drastiche passate decisioni dell'Ente sul sito in questione.
Non sempre, infatti, l'eccesso di tutela fa l'interesse del soggetto cui è destinato, ma ottiene spesso risultati opposti.

Abbiamo trovato molto calzante l'esempio fatto dal Dr. Giovanni Tavano: “è come se il Colosseo fosse stato ricoperto da una fitta edera, per salvare la quale si rinunziasse a fare la necessaria manutenzione dell'edificio, destinandolo quindi alla rovina”.

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