La nostra Mission

L'Archeoclub di Pescara condivide la Mission istituzionale dell'Archeoclub d'Italia, di cui costituisce la Sede locale dal 1971, e cioè la Tutela e la Salvaguardia dei Beni Culturali Italiani, e la loro Valorizzazione a livello cittadino, provinciale, regionale e nazionale.
Sente però altrettanto forte l'esigenza di divulgare e di rinverdire il dibattito circa la Conoscenza, la Tutela e la Valorizzazione di tutto il nostro grande patrimonio culturale: dall'Archeologia all'Arte, dagli Archivi e Biblioteche al Paesaggio, alle Tradizioni Popolari.

sabato 25 agosto 2012

Sull'eolico: considerazioni "fuori dal coro"


LA FREGATURA DELL’EOLICO: IN INGHILTERRA COMINCIANO A PARLARNE

Abbiamo sempre denunciato l’eolico come una grande bufala che, in cambio di una modestissima produzione di energia, comporta per il nostro paese un grave scempio ambientale e paesaggistico. Esso serve solo ad arricchire chi produce e pone in opera gli impianti, i cui costi vengono affrontati dalle alte tasse pagate dai cittadini sulle bollette della fornitura elettrica.

Purtroppo, si sviluppa in questo campo una forma di corruzione legale, consistente nel fatto che in Abruzzo, e non solo, spesso i territori appetiti, che occupano le quinte montane paesaggisticamente più belle, appartengono a Comuni estremamente poveri e semidisabitati. Occorre quindi poco per ottenere dalle relative amministrazioni comunali le necessarie autorizzazioni, in cambio di una manciata di migliaia di euro con i quali sistemare le povere casse comunali.
Aggiungiamo poi che nelle regioni meridionali, ove mafia, camorra e ‘ndrangheta sono più presenti e potenti, si sta registrando la più alta percentuale di impianti eolici.
 
In Inghilterra, ove l’eolico continua ad espandersi, supportato e spinto dal governo Cameron, è stato recentemente pubblicato lo studio di un eminente studioso dell’Università di Edimburgo, il prof. Gordon Hughes, ove i piani del governo per passare a questo tipo di energia verde sono stati definiti come “un fiasco da 124 miliardi di sterline”, mentre i costi delle utenze aumenteranno del 58% per coprire l’incremento del numero di turbine, che inquineranno ancora di più rispetto alle tecnologie più diffuse. Anche il prof. Ian Fells, consulente del parlamento inglese, critica il grosso investimento in questo progetto, ritenendo l’energia eolica il modo più costoso per produrre energia sostenibile. Cento deputati della maggioranza, guidati dal Cancelliere dello scacchiere George Osborne, hanno ora chiesto al Governo di rivedere totalmente i propri progetti in materia.

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